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Gruppo Teatrale Galilei

Un po' di Storia

di Renato Baldi (dall'Annuario 1969-2019 del Liceo Galileo Galilei di Verona)

Nell'altro secolo e precisamente nel 1986, un gruppo di studenti pazzerelli di una classe pazzerella dell'istituto Einaudi chiedono ad un insegnante altrettanto pazzerello di fare teatro come attività integrativa pomeridiana. Poiché nessuna delle due componenti ha la benché minima esperienza di palcoscenico, l'impresa si avvia con grande entusiasmo e dopo un anno passato a scrivere testi, provare scenette e intonare canzoni, ne esce il primo prodotto che si chiama ovviamente "Cose Einaudite". È una goliardica e sovrabbondante ricostruzione di una giornata tipo a scuola. Il Preside Schiavo, (che poi sarebbe stato anche Preside del Galilei) assiste divertito ed incoraggia.

Per due anni l'esperienza si ripete, il Gruppo si ingrossa, vengono allestiti spettacoli basati su testi scritti dai ragazzi e da autori famosi, Feydeau Jonesco, Wilde.

Al 40 anno la svolta: c'è bisogno di maschietti, perché l'Einaudi rigurgita di femmine ma non è più tempo di travestire le ragazze e dipingere i baffi col tappo di sughero annerito. Così il Profe pazzerello, che si chiama Renato Baldi, va al vicino Galilei e in modo del tutto informale chiede chi voglia partecipare al neonato Gruppo Teatrale. Accorrono 5-6 maschietti ma soprattutto due nomi che avranno un futuro: Fabrizio Raimondi (che rimarrà a lungo e reciterà poi molti anni con l'Estravagario) ed Ermanno Regattieri (anche lui poi con l'Estravagario, Direttore del Teatro Tenda, ma anche Regista e Insegnante. Talmente malato di teatro da farne la sua professione). Nasce IL GRUPPO TEATRO EINAUDI-GALILEI.

Nel frattempo il Profe pazzerello, improvvisamente rinsavito, realizza che non si può andare avanti, così, con il solo entusiasmo: non sa niente di teatro, bisogna che anche lui diventi studente e vada a scuola. Così si iscrive a un Corso (ne seguiranno poi tanti altri) che proprio quell'anno per la prima volta, Alberto Bronzato ha deciso di avviare.

Così per due anni il Renato va a scuola e quello che impara lo travasa agli allievi. Evidentemente il suo maestro è molto buono perché da qui in avanti il G.T. parte

alla grande e non si ferma più. Ed è tutto un susseguirsi di soddisfazioni e di successi.

Nel 91 altra svolta i ragazzi sono sempre più bravi, il Gruppo è cresciuto, si è affinato anche negli aspetti "intorno" al Fatto Teatrale (luci, scene, audio) che ne sono però componenti assolutamente costitutive. Il Profe pazzerello ha imparato che l'evento teatrale è un Tutto le cui parti sono inscindibili e che vanno pensate e costruite assieme; ha imparato la 

insostituibile lezione dei "classici", che danno la Misura; ha imparato la grande lezione del Ritmo, senza il quale lo spettacolo è mero elenco di frasi recitate: il Gruppo è pronto per l'esame vero e terribile del Pubblico Pagante.!!! Così il 4 e 5 settembre, nel Chiostro di Sant'Eufemia (che resterà poi per sempre il Nostro spazio del Cuore) debutta "Il Campiello" di Goldoni. Successo strepitoso.!!

Tutto pieno per due serate. La critica si accorge di questa nuova realtà che viene dal mondo della Scuola e le recensioni sono alquanto lusinghiere. Tutti sono stupiti che dei ragazzi "siano così bravi". (Questa frase ce la sentiremo ripetere centinaia di volte. Chissà poi perché dei Ragazzi e soprattutto degli studenti, non possono essere bravi !!). Per la prima volta una formazione di Scuola, fatta esclusivamente di Studenti, diviene Compagnia Teatrale Amatoriale.

Da qui in avanti la storia si ripete con sempre nuova regolarità: ogni anno uno spettacolo nuovo, ogni anno il cambio degli studenti, perché chi ha finito la Scuola non ne può più fare parte; ogni anno S. Eufemia, ogni anno un successo diverso, ogni anno critiche stupefatte.

Nel 94, con "Il povero Piero" cominciano i Concorsi. Ed è subito Premio. Ermanno viene segnalato come migliore Attore Festival di Vicenza, lo spettacolo vince il Primo Premio Nazionale a Castellana

Poi di seguito il Primo Premio a Vicenza per tre anni e Migliore Attore a Enzo Forleo (altro celebre malato di Teatro e oggi Professionista) e nel 99 al Festival Nazionale di Cesena, con "Amleto in salsa piccante", Primo Premio Assoluto. Un' emozione indicibile!! 200 scuole concorrenti, prestigiosi Licei, Gruppi Teatrali guidati da Professionisti e Noi, al Primo colpo, sbaragliamo tutti. Al punto che l'Amleto sarà più e più volte citato dalla Giuria negli anni futuri, come spettacolo Memorabile (torneremo a Cesena l'anno dopo a ripeterlo, inseriti nella programmazione della Città). A Cesena abbiamo poi vinto altre 3 volte, l'ultima delle quali con "Piccola Città", lo spettacolo che più di tutti ha toccato il nostro cuore e il cuore del pubblico. Anche la Giuria è in piedi e con gli occhi lucidi.

E potrei continuare: l'elenco è lungo, i ricordi sono fiume, un mare di volti, tante, tantissime emozioni, tutte diverse, tutte indimenticabili; la voglia di cambiare, recitare all'estero anche per gli emigrati, il gusto di provare nuovi generi sempre diversi, il dolore per quelli che se ne vanno, la gioia di vedere crescere nuove personalità, nuovi talenti.

Un'esperienza speciale, davvero speciale non solo perché unica in Italia (Gruppi Teatrali fatti così e di questa bravura, non ne esistono), ma perché solo a pochi è dato in sorte di vivere quello che ho vissuto io, il Profe pazzerello, che ho sempre ricevuto molto più di quello che ho dato, che mi sento fiero dei miei Ragazzi, di quello che hanno fatto e del come sono diventati, del Piangere e del Ridere, del Soffrire e del Costruire. Tutti assieme.

Grazie alla Scuola, grazie a tutti.

P.S. E non è ancora finita!!!!

 

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