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“Legalità e cambiamento”

L'incontro del classi del “Galilei” e dell’Einaudi” con il questore di Verona, Roberto Massucci, con Don Luigi Ciotti, fondatore di “Gruppo Abele” e di “Libera”, e con il giornalista Beppino Tartaro.

Il questore di Verona, Roberto Massucci, durante l'intervento

Nella mattinata di Giovedì 18 aprile 2024, circa 250 studentesse e studenti appartenenti sia al Liceo “Galileo Galilei” sia all’ITES “Luigi Einaudi” di Verona, hanno partecipato a un incontro sul tema “Legalità e cambiamento”. 

Gli interventi dei tre relatori - del dott. Roberto Massucci, Questore di Verona, di Don Luigi Ciotti, fondatore di “Gruppo Abele” e di “Libera”, e del giornalista Beppino Tartaro - hanno dato la possibilità ai presenti di approfondire tematiche fondamentali per la società attuale e per i giovani in modo particolare: l’impegno per la legalità, per la giustizia e per un’uguaglianza “sostanziale” tra i cittadini; il rispetto per le istituzioni democratiche; l’attenzione agli emarginati e la cura del bene comune; la memoria e l'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

Interessanti sono state le narrazioni di alcune esperienze personali dei tre relatori. 

Roberto Massucci, che alcuni anni fa era responsabile della sicurezza della Nazionale Italiana di Calcio, ha raccontato del suo incontro con don Ciotti, nel 2011, a Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria, dove la Nazionale era stata invitata a fare un allenamento proprio nel campo sportivo che i clan dell'ndrangheta impedivano di utilizzare: una risposta chiarissima e un “segno” importantissimo per rispondere, insieme, alla violenza mafiosa.

Don Luigi Ciotti ha condiviso con i partecipanti proprio l’inizio del suo impegno a favore degli emarginati e poi contro le mafie. L'incontro avvenuto a Torino - quando lui era sedicenne - con una persona che viveva in strada, ai margini della società, gli ha permesso di aprire gli occhi sul dolore e sulla solitudine degli ultimi. La fondazione del Gruppo Abele e poi di Libera sono state possibili proprio a partire dall’incontro personale con un “povero” e da una profonda (e umanissima) esigenza di giustizia.

Don Luigi Ciotti, durante l'intervento

Infine, il giornalista Beppino Tartaro ha offerto una testimonianza personale che ha messo in luce il valore di un giornalismo impegnato, capace di andare controcorrente, di dire la verità e di affrontare con coraggio le intimidazioni delle organizzazioni mafiose.

L’iniziativa è stata organizzata dal liceo “Galilei” e dall’Istituto “Einaudi” in collaborazione con la Rete Scuola e Territorio Educare Insieme ed è stata promossa dalle Associazioni “Gruppo Vo.Dae”, “I Cittadini contro le mafie e la corruzione” e dal “Tavolo della Legalità Verona”.

Il giornalista Peppino Tartaro durante l'intervento